Ci chiediamo se i signori Lotito e Mezzaroma hanno ancora interesse a proseguire l’avventura a Salerno o abbiano già fatto altre scelte. Sappiano lor signori che a Salerno non si può far calcio di “sopravvivenza”. Il dilettantismo con cui si sono commessi errori in serie e la cui apoteosi si è raggiunta con la campagna di indebolimento di gennaio (ma di rafforzamento del bilancio) ha sperperato un patrimonio di entusiasmo che solo poche piazze riescono a garantire in Italia.
Noi, sempre e comunque presenti in tutti gli stadi d’Italia, con incrollabile fiducia ed incoscienza, vogliamo crederci ancora in questa salvezza ma nessuno può permettersi ulteriori errori. L’allenatore deve sapere che quelli bravi non si inventano nulla ma si limitano a non fare danni. I calciatori che non se la sentono facciano un atto di onestà e non esitino a farsi da parte: ora servono gli uomini veri per tentare l’impresa.
La piazza di Salerno ha mostrato grande maturità e civiltà in ogni occasione. Chiediamo porte aperte per i prossimi allenamenti affinché la grinta, l’entusiasmo, ed il senso di appartenenza di una piazza così generosa, possano essere contagiosi e liberare società, tecnico e squadra da uno stato di quieta disperazione. La sosterremo fino alla fine perché la SALERNITANA è dei SALERNITANI! Il presidente ANTONIO CARMANDO