Nel chiuso degli spogliatoi Fabiani e Menichini hanno tenuto a rapporto la squadra per chiedere massimo impegno, per far presente, a chi ancora non se ne fosse reso conto, che la clessidra non gioca a favore dei granata e che, di conseguenza, tornare a vincere è un obbligo al quale non ci si può più sottrarre. Dopo aver parlato ai giocatori, diesse e allenatore granata si sono trattenuti per una ventina di minuti assieme, mentre il gruppo iniziava a lavorare in campo. Un fitto colloquio chiarificatore, utile per ricucire vecchi strappi, fondamentale per andare avanti insieme, per intraprendere un percorso comune, in grado di condurre dritto all’obiettivo finale.
La permanenza in serie B della Salernitana deve essere priorità assoluta per tutti. Il tempo per i processi, come evidenziato in più circostanze, è rimandato e con esso anche quello della caccia alle streghe, al colpevole di turno. La ritrovata unione di intenti tra diesse e direttore sportivo dovrebbe rappresentare un esempio da seguire. Ricompattare l’ambiente e non contribuire a spaccarlo in questa delicata fase potrebbe contribuire a riportare il sereno anche all’interno del gruppo.