Una intera comunità è stata bocciata”. “Alla base di tutto c’è sicuramente una crisi di valori ma dobbiamo considerare entrambi i ragazzi coinvolti delle vittime, non c’è il colpevole e, per questo, andranno aiutati – aggiunge Cuomo che, tra l’altro, è stato rappresentante studentesco proprio all’istituto Genovesi di Salerno – Le modalità dell’accoltellamento, comunque, sono molto gravi e l’episodio si inserisce in un contesto generale di violenze tra le mura scolastiche. Poco conta se alla fine di una lite iniziata in una fase di autogestione. Episodi del genere si verificano ogni 36 ore ed i dati Istat ci dicono che il 50% dei ragazzi subisce violenza. Io rivolgerei una domanda alle agenzie educative ed a chi deve fare per alimentare l’educazione in questo paese dove c’è una profonda crisi educativa. Nonostante gli sforzi, negli anni si sono prodotte queste conseguenze e, rendiamocene conto, ce ne saranno altre. I ragazzi comunicano poco. Quando andiamo a cena, ad esempio, riflettiamo che non parlano tra di loro. E’ una crisi di valori, di relazioni e questo non porta da nessuna parte. La soluzione spetta agli adulti che dovrebbero avere la maturità per riflettere. Le responsabilità sono di tutti, dalla famiglia alle istituzioni alla politica che deve parlare di meno e fare di più. Un sostegno maggiore deve essere data ai genitori ed alle scuole. Una sola rivoluzione va fatta in questo paese, è quella educativa. Vanno educati in tutti i sensi, dalla carta a terra, ad alimentarsi bene, ad impegnarsi nel lavoro, allora avremo nelle prossime generazioni degli adulti consapevoli ed onesti”.