Dunque, per Cammarota “si facciano le primarie subito con poche efficaci regole: 1) comitato di controllo costituito – e pagato con moneta dei candidati – dai direttori degli organi di informazione che lo vorranno, garanzia di imparzialità e motore di consenso; 2) chi non le vince si candida al consiglio comunale, chi le vince e non diventa sindaco rinuncia al seggio di consigliere; 3) le primarie saranno itineranti e termineranno quando avranno votato diecimila cittadini salernitani, qualunque sia il tempo necessario, così favorendo la partecipazione, il confronto, e la politica strada per strada, tra la gente, sui problemi veri”.
Una sfida, quella di Cammarota, e allo stesso tempo un ultimatum: “chi ha paura della regola del consenso? Si decida entro 10 giorni, in mancanza ognuno sarà libero nelle scelte, legittimate soltanto dal voto popolare, per costruire il partito dei salernitani”.