L’ex Vicenza dovrà tenere impegnato il più possibile Martella, per evitare le sue incursioni sulla fascia sinistra. Sull’out opposta, il mancino napoletano sarà chiamato a dare equilibrio in fase di non possesso (dovendo raddoppiare la marcatura su Ricci) ma anche ad appoggiare la manovra offensiva quando la Salernitana avrà il pallone, perchè altrimenti le due punte rischierebbero di ritrovarsi senza rifornimenti. A gara in corsa dovrebbe esserci poi spazio per Oikonomidis. Coda e Donnarumma, a loro volta, a turno dovranno sacrificarsi per pressare, visto che il Crotone spesso imposta l’azione coi difensori. In mediana, Odjer dovrebbe tornare titolare, al suo fianco dovrebbe esserci Moro e i due centrocampisti avranno un bel da fare, avendo al proprio cospetto due furetti, Barberis e soprattutto Capezzi, capaci di correre per 90 minuti.
In retroguardia, Budimir è cliente scomodissimo, anche sui calci piazzati, e per questo mister Menichini sta dando di continuo suggerimenti (anche sulla postura da tenere) a Bernardini ed Empereur (provato in alternanza con Bagadur). Completeranno il pacchetto arretrato a copertura della porta di Terracciano Ceccarelli (che torna nel suo ruolo naturale e che troverà Stoian nella sua zona di competenza) e Franco (chiamato a riscattare le ultime opache prestazioni e a francobollare un autentico peperino, come Ricci, che già all’andata lo fece ammattire).
Speriamo che sia la partita per uscire da questa crisi che dura da troppo tempo. In bocca al lupo.
Se domani non ci saranno altri cartellini rossi, possiamo fare una buona partita. Domani batteremo il Crotone, poi dopo aver lasciato le penne qui all’Arechi (per noi preziosissimi punti salvezza), spero vinca tutte le partite, per andare da capolista in seria A. Lo merita pienamente. Quello che invece non meritiamo è di retrocedere. Ho visto a inizio campionato una tifoseria e una squadra da serie A. Poi è cambiato totalmente il clima. Occorre nuova fiducia e che sia contagiosa, dai tifosi, alla società, alla squadra. Tanti anni fa, ricordo che venivano gli ultrà della Salernitana a distribuire biglietti davanti alla scuola. A volte li regalavano, altre volte le vendevano a 2000 lire. Era un modo per riempire lo stadio, anche senza grosse entrate per la società. Furono gli anni, in cui iniziò la nostra scalata per la serie A. Ricordo che fu una vittoria di tutti. I tifosi andavano di fronte alle scuole a contagiare gli adolescenti di allora che sono diventati i tifosi adulti di oggi. In molti campi di A, si arriva a numeri ridicoli di tifosi, perché vedono le partite in streaming. Qui a Salerno se la squadra vince, spegniamo la TV e corriamo tutti all’Arechi. I tifosi di allora si davano da fare in maniera costruttiva dentro e fuori lo stadio. I giovani tifosi di oggi, si limitano ad offendere dai forum i cugini avellinesi, cavesi e napulilli, senza mai essere entrati all’Arechi. Torniamo tutti all’Arechi. E’ l’unica cura vincente per i nostri 11 leoni. Gli striscioni che ho visto in settimana, non servono a noi tifosi e demoralizzano ancora di più i nostri calciatori. PS. Scommettiamo che segna Donnarumma?