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Salernitana, Menichini tiene tutti sulla corda

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Per tenere botta al cospetto di una delle squadre più forti ed attrezzate della Serie B, la Salernitana dovrà fare una partita aggressiva. Se i granata commettessero l’errore di aspettare i pitagorici per ripartire, andrebbero incontro ad una sconfitta certa. Così come, se attaccassero all’arma bianca, si esporrebbero alle temibili ripartenze capaci di esaltare le qualità degli esterni rossoblu. Ecco perchè Menichini sembra intenzionato a scegliere il più equilibrato degli schemi, il 4-4-2, con dei piccoli accorgimenti. I granata, infatti, dovrebbero presentare due ali con caratteristiche diverse: Gatto, che è in realtà più un attaccante, e Zito, che s’è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori quando giocava terzino.

L’ex Vicenza dovrà tenere impegnato il più possibile Martella, per evitare le sue incursioni sulla fascia sinistra. Sull’out opposta, il mancino napoletano sarà chiamato a dare equilibrio in fase di non possesso (dovendo raddoppiare la marcatura su Ricci) ma anche ad appoggiare la manovra offensiva quando la Salernitana avrà il pallone, perchè altrimenti le due punte rischierebbero di ritrovarsi senza rifornimenti. A gara in corsa dovrebbe esserci poi spazio per Oikonomidis. Coda e Donnarumma, a loro volta, a turno dovranno sacrificarsi per pressare, visto che il Crotone spesso imposta l’azione coi difensori. In mediana, Odjer dovrebbe tornare titolare, al suo fianco dovrebbe esserci Moro e i due centrocampisti avranno un bel da fare, avendo al proprio cospetto due furetti, Barberis e soprattutto Capezzi, capaci di correre per 90 minuti.

In retroguardia, Budimir è cliente scomodissimo, anche sui calci piazzati, e per questo mister Menichini sta dando di continuo suggerimenti (anche sulla postura da tenere) a Bernardini ed Empereur (provato in alternanza con Bagadur). Completeranno il pacchetto arretrato a copertura della porta di Terracciano Ceccarelli (che torna nel suo ruolo naturale e che troverà Stoian nella sua zona di competenza) e Franco (chiamato a riscattare le ultime opache prestazioni e a francobollare un autentico peperino, come Ricci, che già all’andata lo fece ammattire).

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