Al convegno sono intervenuti, oltre alle associazioni interessate da questa azione, anche il sindaco di Capaccio Italo Voza, il Presidente di Legambiente Paestum Pasquale Longo, il Presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo, la Presidente della Riserva foce Sele-Tanagro Maria Gabriella Alfano, il Professore Franco Ortolani e la portavoce del suddetto comitato Giuseppina Letteriello.
Il professore Ortolani nel suo intervento estremamente chiaro ed incisivo ha bocciato in toto tali opere, criticandone la scelta sia dal punto di vista tecnico che economico, e dichiarando con esempi evidenti che esse aggravano e non risolvono il problema dell’erosione. Laddove il problema è importante, egli ha suggerito l’arretramento controllato delle strade e degli stabilimenti balneari. Auspicando che si trovi una soluzione al vincolo dell’area sic nella fascia pinetata, luogo attualmente degradato ma che presenta forti potenzialità per lo sviluppo economico della nostra costa.
Il sindaco di Capaccio che già nel convegno dello scorso Luglio, avvenuto presso l’oasi dunale di Legambiente, aveva espresso tutte le sue contrarietà verso il Grande Progetto, ora ha dichiarato che a breve verrà fatta una delibera comunale nella quale annullerà la sua partecipazione al progetto.
La comunità locale ha dimostrato un forte interesse riguardo le tematiche affrontate partecipando numerosi ed attivamente alla discussione.
Tutto quello che è stato detto nel convegno ha ulteriormente confermato la tesi che il comitato sostiene da ben tre anni e che quindi si impegnerà ad organizzare a breve un incontro-dibattito con il prof. Ortolani e l’amministrazione di Pontecagnano, dove l’opera dovrebbe avere inizio e dove già sta riscontrando forti perplessità da parte di amministratori e cittadini.
Intanto il presidente Canfora è in attesa che i sindaci dei 4 comuni interessati rinuncino al Grande Progetto in favore di altri progetti che dovrebbero prevedere la riqualificazione della costa, il ripristino o la costruzione di depuratori, il potenziamento di un reale sviluppo turistico dell’area.
Pertanto si sollecitano le altre amministrazioni a seguire l’esempio del comune di Capaccio.