Rapina sventata questa mattina ad Ogliara dove due uomini avevano preso di mira l’ufficio postale della zona. I due banditi, provenienti dall’hinterland napoletano hanno atteso che la direttrice aprisse la filiale per minacciarla con una pistola (rivelatasi una ‘scacciacani’), e farsi aprire la cassaforte. Il colpo, però, non è riuscito. Qualcuno ha notato la scena e ha avvisato la polizia, già in zona con una volante ed è arrivata sul posto in pochissimi minuti. Gli agenti hanno trovato i malviventi ancora all’interno dell’ufficio postale intenti ad armeggiare sulla cassaforte. Al momento dell’irruzione dei poliziotti nell’ufficio era presente soltanto la direttrice. I due rapinatori, entrambi 49enni, originari di Giugliano e con precedenti specifici, non hanno opposto resistenza.
IL COMUNICATO DELLA QUESTURA.
I due malviventi sono entrati in azione nella prima mattinata di oggi, intorno alle ore 7:45, allorquando hanno sorpreso la direttrice dell’ufficio postale all’atto dell’apertura dell’agenzia. gli arrestati, dopo aver atteso che la donna aprisse la porta blindata, l’hanno spinta all’interno, irrompendo nei locali dell’ufficio postale. Quindi, in possesso di una pistola, poi rivelatasi una scacciacani priva di tappo rosso, le hanno intimato di disattivare l’allarme e di aprire la cassaforte temporizzata, frugando nei vari cassetti dell’ufficio postale alla ricerca di altri valori.
Le urla della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che immediatamente hanno allertato le forze dell’ordine, consentendo l’intervento sul posto, in pochissimi minuti, di pattuglie della sezione volanti, già impegnate in zona nell’ambito di mirata attività di prevenzione e controllo del territorio. Gli agenti hanno colto in flagranza di reato i due rapinatori , impedendone la fuga nonchè ogni possibile ulteriore movimento e riuscendo a disarmarli. L’autorità giudiziaria, opportunamente avvisata dell’arresto dei due malviventi per i reati di rapina e sequestro di persona, ne ha disposto la traduzione in carcere in attesa della convalida innanzi al G.I.P.
IL QUESTORE: “SIAMO INTERVENUTI IN 20 SECONDI”