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Si aggrava il 16enne accoltellato a scuola. La madre dell’aggressore a LIRATV: “E’ bullismo”

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Il gip del Tribunale di Salerno ha disposto la misura cautelare in carcere per lo studente 16enne che lunedì scorso, all’interno dell’Istituto di Istruzione Superiore “Genovesi – da Vinci”, a Salerno, ha accoltellato un 15enne, sembra a seguito di una lite per un ombrello rotto. Il giovane, che ha ferito tre volte l’altro studente, è stato accusato di tentato omicidio e dopo essere stato in un primo momento condotto in un centro di prima accoglienza a Salerno, sarà rinchiuso nel carcere minorile di Nisida.

Intanto il ragazzo ferito e ricoverato al Ruggi si è aggravato ed ora è di nuovo in  coma farmacologico. I medici del reparto di rianimazione del “Ruggi”, infatti, dopo aver provato a svegliare il ragazzo nella giornata di giovedì, sono stati costretti a sedarlo di nuovo, a causa di un’infezione ai polmoni (causata dall’intubazione) che ha complicato il quadro clinico.

La situazione, dunque, resta particolarmente delicata: i camici bianchi seguono con attenzione il caso e attendono di capire come risponderà il paziente alla cure che gli sono state somministrate. Complicazioni che tengono con il fiato sospeso i familiari dell’adolescente e tutti i compagni di scuola che, sin dalle ore immediatamente successive all’accaduto, continuano a manifestare solidarietà e vicinanza al loro amico.

Il ragazzo lotta tra la vita e la morte tra la disperazione della madre e del familiari. A preoccuparsi della salute del ragazzo ferito anche la signora Melania, mamma del 16 che ha accoltellato il giovane che in una intervista a LIRATV ha parlato di veri e propri episodi di «bullismo» subiti dal figlio: «Mio figlio – ha detto la donna a Simona Cataldo di LIRATV –  mi aveva accennato qualcosa ed io volevo andare a parlare con i professori ma lui mi disse di no, che le cose si sarebbero aggiustate.

Non potevo immaginare ciò che è accaduto, pensavamo a piccolo screzi tra ragazzi, e non che il primo giorno di autogestione sarebbe stato picchiato, così come mi ha riferito un compagno di scuola. L’ombrello è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – conclude la madre del giovane -. Mio figlio non è mai andato in giro con un coltello, evidentemente è stato minacciato. Ha sbagliato, ma l’ha portato per legittima difesa. È colpevole delle coltellate, ma non di tentato omicidio. Sia mio figlio che il ragazzo ferito sono vittime di questa situazione.

. Con questo non giustifico mio figlio – precisa Melania – il gesto che ha fatto è gravissimo, ma non è un delinquente.  Sia mio figlio che l’altro ragazzo sono vittime e mi auguro con tutto il cuore che il ragazzo accoltellato si riprenda al più presto»

Sulle accuse al giovane aggressore finito in carcere per tentato omicidio aggravato da futili motivi:  “Si tratta – spiega l’avvocato Loredana Masuccio a LIRATV, legale del giovane – di una misura eccessivamente afflittiva, che resta la più forte e pesante. Faremo sicuramente ricorso”. “Il mio assistito – rimarca il legale – è sconvolto. Tutte le volte che l’ho incontrato la prima cosa che faceva era chiedermi aggiornamenti sulla salute del compagno. Solo dopo aveva la forza di informarsi sulla sua famiglia. Il mio assistito, prima dell’aggressione, viveva un clima di pesante esasperazione dovuto a minacce verbali che aveva avuto sia dirette, sia indirette, e che gli erano state fatte pervenire”.

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