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Dai complimenti di Juric… alla ‘beneficenza’ di Lotito

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«Hanno fatto molto meglio di noi. Sono soddisfatto del punto conquistato, perché la Salernitana meritava di più»: il post gara all’Arechi riserva tante sorprese: tra quelle positive c’è indubbiamente la sincerità di Juric. Il tecnico del Crotone, secondo in classifica e sempre più lanciato verso la serie A, merita un plauso per aver ammesso, senza necessità di nascondersi dietro frasi di circostanza, la superiorità della Salernitana nella partita di ieri. Del resto, la squadra granata ha avuto una vera e propria metamorfosi contro i pitagorici. All’Arechi la compagine di Menichini indossa i panni di corazzata da vertice, svestendo per un attimo quelli di matricola a caccia di salvezza.

La Salernitana, in pratica, stupisce, ma non vince. Adesso, però, servono i punti. Solo quelli. I complimenti fanno morale, ma non classifica. Analogamente alle polemiche, come quelle alimentate dalle dichiarazioni del co-patron Claudio Lotito che, in risposta agli striscioni dei tifosi, dà fiato alle trombe e sbandiera che nella Salernitana sono stati “buttati” 15 milioni di euro. “Li abbiamo bruciati – tuona – come se fossero giornali per accendere il camino, sapendo che avremmo potuto fare un investimento a perdere”. Poi aggiunge che la città non ha dato niente.

“Se uno fa l’imprenditore e investe – dice in sala stampa – il ritorno se lo aspetta”. Cosa Lotito si aspettasse in cambio da Salerno non è dato saperlo, solo immaginarlo, forse. C’è un dato, però, che non va dimenticato e che è inconfutabile: gli incassi al botteghino, che in tutti questi anni non sono mai mancati. Il pubblico granata ha sempre risposto presente alla continue chiamate dello stesso co – patron, anche quando chiedeva un sempre maggior numero di tifosi allo stadio, pure quando ironizzava in occasione dell’apertura di qualche campagna abbonamenti: “Pagare moneta, vedere cammello”.

Ora, non resta che constatare come Lotito abbia deciso di fare un investimento a fondo perduto a Salerno. Al pubblico granata non rimane, quindi, che ringraziare il co-patron per la beneficenza e sperare ancora in quello spirito di carità cristiana che lo ha spinto finora a “bruciare” soldi nella Salernitana. Preso atto di questo, sarebbe necessario adesso concentrarsi sull’obiettivo finale, perché c’è un traguardo troppo importante da dover tagliare, c’è da conservare quella serie B, che rappresenta un patrimonio per tutti, anche per i benefattori.

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