L’indagine, avviata nel maggio 2015, è nata da un controllo sulla corretta erogazione di un contributo per nuovi investimenti produttivi, finanziato con risorse dell’Unione europea, dello Stato e della Regione Campania e richiesto dall’azienda nocerina, che presenta un fatturato di oltre 50 milioni di euro.
Gli investimenti avrebbero dovuto riguardare macchinari “nuovi”, ufficialmente acquistati da una società di Milano.
Gli accertamenti sono stati condotti con l’esame delle fatture, della documentazione bancaria, dei documenti di trasporto e con l’assunzione delle dichiarazioni dei soggetti coinvolti.
Le attività di approfondimento eseguite hanno evidenziato che la società di Nocera Superiore avrebbe falsamente attestato il possesso dei requisiti per la percezione delle erogazioni pubbliche in parola; nello specifico, è risultata la falsità della documentazione amministrativo-contabile utilizzata per dimostrare gli acquisti di beni, in realtà non avvenuti o avvenuti per attrezzature usate (anziché nuove) e diverse da quelle dichiarate.
Si è potuto rilevare altresì che l’operazione di acquisto macchinari sarebbe stata posta in essere avvalendosi di una società di comodo riconducibile a soggetti con legami di parentela con i titolari della società nocerina e con la complicità di trasportatori che avrebbero prodotto fatture per operazioni inesistenti per dimostrare falsamente il trasferimento dei macchinari.
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di tutela economico-finanziaria del territorio, che si attua con l’individuazione delle condotte illecite e il recupero delle risorse pubbliche indebitamente percepite.
COMUNICATO UFFICIALE GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO
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