Occorre approvare una legge che riconosca i diritti fondamentali alle unioni affettive fra persone dello stesso sesso. Una legge giusta e di civiltà per colmare il vuoto, censurato dalla Corte Costituzionale e dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo.
La pausa della scorsa settimana Senato non deve bloccare il percorso parlamentare ma, invece, rappresenta un’opportunità per modificare il testo, consentendone l’approvazione con una maggioranza parlamentare molto ampia ed un consenso vasto del Paese. Questo traguardo così’ significativo è a portata di mano, stralciando l’articolo 5 e tenendo ben distinti i due istituti del matrimonio e delle unioni civili, che hanno tutela e riconoscimento costituzionali diversi.