I granata non possono più permettersi di far bene a fasi alterne. Non è più sufficiente raccogliere punti in casa per poi steccare fuori. Anche in trasferta è necessario muovere la classifica per risalire a poco a poco la china. Del resto, le dirette concorrenti che precedono la Salernitana in classifica non corrono e basterebbe inanellare qualche risultato utile, dare vita ad un filotto positivo per poter uscire dalle sabbie mobili del fondo della classifica. Inutile dire che sabato, a Trapani, sarebbe tempo di centrare quella ormai attesissima vittoria esterna che la Salernitana sta inseguendo da inizio campionato. Non sarà facile, anche se i granata hanno da riscattare anche quell’immeritata sconfitta subita all’andata. Rigenerati dal sistema di gioco sperimentato, con gli uomini giusti al posto giusto, nell’ultima partita disputata all’Arechi, i granata di Menichini hanno tutte le carte in regola, ora, per poter tentare il colpaccio. Del resto, le possibilità di racimolare punti preziosi per non retrocedere sono diminuite sensibilmente e adesso l’operazione salvezza passa anche e soprattutto per le gare esterne. A quasi un anno dall’ultimo successo fuori casa, sarebbe quasi ora di cambiare registro.
Salernitana: sprint finale di campionato a marce alte
La Salernitana deve cominciare a correre. Lo impone la classifica L’operazione rimonta è solo all’inizio. Il punto conquistato con il Crotone da un lato non è servito per scalare posizioni, ma indubbiamente è risultato preziosissimo sotto il profilo psicologico. Il pareggio con la seconda della classe ha restituito fiducia ad un gruppo che, fino alla settimana prima, era apparso spento e rassegnato. Il traguardo è invece ancora alla portata della squadra granata, di certo non quella demotivata di Terni, ma quella brillante e tonica che ha tenuto testa al Crotone. E’ da qui che si riparte. Dalla prestazione che ha positivamente impressionato pubblico e addetti ai lavori. La Salernitana deve essere questa. Deve scendere in campo con la stessa determinazione, con la stessa voglia, nelle prossime 15 partite, che decideranno il campionato. La parola d’ordine ora è “continuità”.
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