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Ai granata servono 24 punti per evitare retrocessione e playout

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Menichini contro due tabu. Il primo è quello trasferta. L’ultimo acuto lontano dall’Arechi risale ad Aprile Paganese – Salernitana 0 a 1. Il secondo tabu riguarda i precedenti. Lo stadio provinciale di Trapani non è mai stato violato dalla Salernitana. Un doppio ostacolo sulla strada di una Salernitana che deve cominciare a cambiare passo, a correre se vuole coltivare ancora speranze salvezza. Otto partite in casa e sette in trasferta.E’ il cammino della Salernitana impegnata nella rincorsa salvezza. Tra le squadre che incroceranno i tacchetti nell’impianto di via Allende con i granata ce ne sono due che lottano per i play off (Entella e Bari), una di centro classifica (Latina) e cinque dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere (Lanciano, Vicenza, Livorno, Modena e Como.

Nelle sette trasferte granata impegnati a Trapani, Cesena, Novara, Perugia, Pro Vercelli, Ascoli e Cagliari con i sardi che alla penultima giornata potrebbero già essere in serie A mentre le sfide con Pro Vercelli ed Ascoli non vanno affatto fallite. Occorrono, dunque, più di venti punti: 22 per salvarsi dalla retrocessione diretta e ventiquattro per evitare anche i playout. Rovistando tra le annate precedenti ha ipotizzato la quota salvezza a 48 punti. I dati emergono da una analisi dei campionati di B dal 2004/05 al 2014/15. Lo scorso torneo è terminato in perfetta media con Entella quartultima a 46 e Crotone sestultimo a 48. Due anni fa il Novara evitò la retrocessione diretta con soli 44 punti e avrebbe giocato comunque i playout anche con soli 42 punti, visti i41 del Padova, terzultimo. Nel 2010, invece, il Mantova chiuse terzultima con 48 punti e sarebbe retrocessa direttamente in Lega Pro anche con 50 punti poiché Padova e Triestina si giocarono i playout dopo aver concluso la stagione regolare a quota 51

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