Il Sottosegretario alle Infrastrutture Del Basso de Caro ha evidenziato, nella risposta, che sullo schema di decreto per la riorganizzazione del sistema portuale “di concerto con la Conferenza, è’ stato avviato il confronto tanto in sede politica (il primo incontro fra il Ministro e i Presidenti di Regione si è’ svolto lo scorso 11 febbraio), quanto in sede tecnica (il tavolo di lavoro richiesto dalle Regioni si è’ insediato proprio lo scorso 18 febbraio)”.
Ma, ha replicato Iannuzzi, il ruolo delle Regioni, alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 261/2015, e’ assolutamente fondamentale e determinante ed esige un coinvolgimento istituzionale pieno. Infatti la materia dei porti, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, rientra in quelle di competenza legislativa concorrente fra Stato e Regioni. Pertanto il ruolo delle Regioni può essere tutelato e salvaguardato unicamente attraverso “procedure concertative e di coordinamento orizzontale, come le intese”.
E tale coinvolgimento delle Regioni, con il meccanismo delle intese, deve riguardare unitariamente e senza distinzione sia il Piano Nazionale della Logistica e della Portualita’, sia la riforma della Governance dei Porti, affidata dall’articolo 8 della Legge Madia ad un decreto legislativo del Governo. Solo con le intese non viene violato il principio basilare affermato dalla Corte, che impone la leale collaborazione fra Stato e Regioni pure nel campo della Riforma delle Autorità portuali.
Questa posizione è’ gia’ stata assunta con forza e generale consenso dal Coordinamento Nazionale degli Assessori regionali alle Infrastrutture e Trasporti, presieduto da Fulvio Bonavitacola.
Del resto solo la concertazione con le Regioni, che hanno profonda conoscenza della realtà’ specifica dei Territori e delle Comunità’, può consentire di addivenire alle scelte più’ giuste ed equilibrate.
Iannuzzi continuerà’ ad attivare ogni iniziativa utile affinché in tutta la materia dei porti siano adottate decisioni corrette e pienamente definite con le Regioni, con il rispetto dovuto per la realtà’ dei Territori nell’intero Paese.
Occorre, infatti, evitare trattamenti inspiegabilmente diversi e soluzioni penalizzanti per alcune Regioni, a cominciare dalla Campania, in cui, a differenza di altre Regioni, non può essere prevista una sola Autorita’ di Sistema, come ha giustamente indicato al Ministro Del Rio il Presidente della Regione De Luca nell’incontro dell’11 febbraio scorso.
In questa ottica vanno salvaguardate realtà’ positive ed efficienti, ben amministrate ed in continua crescita per tutti gli indici produttivi , come quella del Porto di Salerno.