Prima del mercato di riparazione, il “valore totale del parco calciatori” delle societa’ di serie B per la stagione in corso, era stato valutato pari a 302,70 mln di euro, diviso come segue : Cagliari (37,13 mln euro), Pescara (22,03), Cesena (19,60), Spezia (18,75), Livorno (17,90), Bari (17,48), Como (14,43), Latina (14,38), Vicenza (13,45), Perugia (12,90), Avellino (12,38), Novara (12,33) Ternana (12,23), Ascoli (10,90), Pro Vercelli (10,68), Modena (10,30), Lanciano (9,33), Salernitana (8,23), Trapani (7,75), Entella (7,55) Crotone ( 7,45), Brescia ( 5,58).
Allo stato attuale, il valore del parco calciatori della Salernitana, è stato valutato per un importo di 10,45 mln euro, diviso come segue: Strakosha (350 mila), Terracciano (200), Rosti (50), Bernardini (500), Schiavi (400), Empereur (200), Bagadur (150), Prce (150), Trevisan (100), Tuia (100), Rossi (400 ), Franco (150), Ceccarelli (200), Pollace (175), Colombo (150), Ronaldo (300), Odjer (400), Bovo (300), Moro (150), Pestrin (75), Zito (600), Oikonomidis (200), Nalini (200), Gatto (1,00 mln euro), Donnarumma (700), Gabionetta (500), Coda (1,20 mln euro), Bus (1,00 mln euro), Tounkara (500), Martiniello (50). (fonte Transfermarkt.it)
Prima del mercato di riparazione, il valore totale dei calciatori della Salernitana risultava essere pari ad 8,23 mln di euro, diviso come segue: Strakosha (300 mila euro), Ronchi (50 mila), Schiavi (500 mila), Lanzaro (150 mila), Tuia (150 mila), Trevisan (100 mila), Rossi (500 mila), Franco (175 mila), Pollace (200 mila), Colombo (150 mila), Arcaleni (50 mila), Sciaudone (1,30 mln ), Odjer (250 mila), Bovo (250 mila), Moro (200 mila), Pestrin (75 mila), Troianiello (150 mila), Perrulli (100 mila), Nalini (225 mila), Donnarumma (600 mila), Gabionetta (375 mila), Coda (1,50 mln), Eusepi (500 mila).
In tempo di crisi economica“moduli e schemi aziendali”, devono confrontarsi anche con il “monitoraggio” dei “ricavi da botteghino”che in tema di recessione, possono determinare valori inferiori a quelli delle passate stagioni, e “ricavi da sponsorizzazione” che stanno diminuendo a causa della crisi delle aziende sponsor. I club di calcio, si presentano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” , ed ai “fattori della produzione” utilizzati.
Il “prodotto” spettacolo , ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder”, per il mercato di riferimento, per i tifosi, e per le aziende sponsor. Essere “rimandati”, dai risultati agonistici negativi, al mercato di riparazione di gennaio , quantifica per i club di calcio , una “sconfitta aziendale” del proprio “management”.
La moda del “cambio di allenatori”,e stravolgimento del parco calciatori,determinano per i club di calcio , strategie negative che quantificano per i club di riferimento “nuovi investimenti” da attivare. In tema di “calcio austerity”, proporre stagione in corso , il cambio di allenatore , ricorrere al mercato di riparazione di gennaio, significa per le società , un sacrificio in termini di aumento e ricerca di nuove risorse economico finanziarie. Tifosi aziendalisti e tifosi ultras, per vincere la sfida al “calcio austerity”?
Antonio Sanges – Dottore Commercialista
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