Anche quest’anno, in occasione della “Santa Pasqua”, il prete della Chiesa di Capriglia, frazione di Pellezzano (Salerno) ha autorizzato una lotteria di beneficenza che come primo premio prevede la vincita di un agnello. Insieme a smartphone e asciugacapelli.
È uno scempio mercificare animali, ancor di più se a farlo è la Chiesa cattolica che dovrebbe, attraverso i suoi rappresentanti, professare valori come il rispetto per la vita e l’amore verso il prossimo – valori palesemente in antitesi con lo specismo.
Non è da tralasciare che in numerosi Comuni è vietato da anni mettere in palio animali vivi, quindi la decisione presa dell’uomo di chiesa è in netta controtendenza rispetto all’evoluzione dei tempi attuali e poco cambierebbe se l’agnello in palio non fosse vivo, ma appositamente ucciso per diventare il “premio”. Ci auguriamo che il prete voglia ritornare sui suoi passi e risparmiare la vita del cucciolo.
Ricordiamo infatti che questi animali vengono strappati dalle madri a pochi giorni di vita e sgozzati in nome di un’anacronistica tradizione, per poi esser serviti a tavola.
“Sicuramente cercheremo la via del dialogo sperando di riuscire a far capire agli organizzatori che ogni vita va rispettata. Non escludiamo di diffidare legalmente gli organizzatori della suddetta lotteria, né di organizzare un presidio di protesta durante l’estrazione dei vincitori”, concludono Enpa Salerno, Veg in Campania e Lega Nazionale per la Difesa del Cane delegaz. Battipaglia.
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