Giulio ha 13 anni e fin da quando era nella pancia della madre è affetto da osteogenesi imperfetta. Chi soffre di questa malattia è infatti costretto a una vita di paura, paura di tutto perché tutto, anche una lieve spinta, può causargli fratture e le ossa possono così gravemente deformarsi nel tempo. Da questa patologia possono inoltre conseguire ulteriori problematiche quali, tra le altre, quelle alle vie respiratorie e la perdita dell’udito. Non a caso viene definito come il bambino di vetro’ per la sua fragilità.
Da novembre al bimbo gli è stata tolta l’assistenza. Per l’Inps l’handicap del bambino non è grave e quindi le agevolazioni previste dalla legge 104/92 (riconosciute il 2 febbraio del 2013 al minore come “portatore di handicap in situazione di gravità”) oggi, per la stessa Inps, non spettano più ai suoi familiari perché sua madre Carmen attraverso le pagine del quotidiano La Città ha sollevato il caso e chiede giustizia.
Fonte La Città di Salerno