La differenza è netta se si considera che solo dopo le prime sette di ritorno le reti segnate da Coda sono già cinque. Da brocco a fenomeno? Nulla di tutto questo. Come sempre la verità sta nel mezzo. Innanzitutto, l’ex attaccante del Parma nelle prime settimane di campionato non era ancora al top della forma, reduce da una stagione caratterizzata da un infortunio e dal graduale rientro nella fase finale. Per cui, quando è approdato in granata il suo impiego probabilmente doveva essere “dosato”, ma l’infortunio di Eusepi in avvio di torneo ha fatto venire meno il turn over delle punte. A questo va aggiunto un altro dato, quello relativo al numero di palloni “giocabili” forniti alle punte per gran parte del girone di andata.
E’ pur vero che qualche errore anche lui lo ha commesso sotto porta, ma è altrettanto vero che nelle ultime giornate ad essere cambiato è il gioco della squadra che mette le punte in condizione di sfruttare i cross provenienti dalle fasce. Così, Coda ha saputo sfruttare le occasioni che ha avuto a disposizione e scalare posizioni oltre che nella classifica marcatori, in cui tra l’altro ha raggiunto quel Maniero rimpianto da molti, anche nell’indice di gradimento della tifoseria, che adesso confida nei suoi gol per tagliare il traguardo finale. A tal proposito, c’è da sperare che le reti di Coda riescano a fruttare qualche punto in più, perchè fino ad ora hanno comunque inciso poco. Nove reti che hanno portato in tutto quattro punti alla Salernitana, uno nel girone di andata e tre in quello di ritorno. Adesso i suoi gol, per essere davvero preziosi dovranno consentire ai granata di accumulare un buon numero di vittorie.
Commenta