I fatti risalgono – come ha tenuto a ricordare De Luca – al 1998, quando “nasce una crisi drammatica che investe i lavoratori della Ideal Standard”. “Il pericolo – ha detto – era la chiusura secca dello stabilimento. Comune, Provincia e organizzazioni sindacali venimmo convocati dall’allora prefetto per cercare di trovare soluzioni che evitassero che 200 famiglie finissero sul lastrico”.
De Luca ha poi ricordato i vari passaggi con l’individuazione di una vasta area dove avrebbe dovuto sorgere il parco marino, che anche secondo l’architetto Oriol Bohigas avrebbe portato a Salerno milioni di visitatori. De Luca ha poi sottolineato che “fu deciso di fare una variante con norme di salvaguardia. Se non si realizzava il progetto – ha spiegato – tutto sarebbe rimasto invariato. E credo che così sia rimasto”.
De Luca ha poi ricordato che un paio di anni dopo, quando sedeva tra i banchi del Parlamento, fu sollecitato da un sindacalista salernitano ad intervenire con l’allora sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli, già sindaco di Benevento, affinchè si prodigasse a far rinnovare la cassa integrazione per i dipendenti della Ideal Standard. Vincenzo De Luca è imputato per i reati di associazione per delinquere, abuso e truffa. L’udienza è stata rinviata al prossimo 14 marzo quando il pm Vincenzo Montemurro terrà la requisitoria.