I genitori di Luca Gentile, ascoltati dal sostituto procuratore Elena Guarino hanno ribadito di «essere estranei alla vicenda». La dinamica ricostruita nella confessione non convince del tutto. Si continua a indagare per verificare se Luca fosse andato a casa della vittima in compagnia di altri, che lo avrebbero aiutato nell’omicidio e avrebbero poi cercato di inquinare la scena del delitto. Luca Gentile ha confermato di essersi recato subito dopo nell’appartamento del suocero, di aver portato il coltello a serramanico che tiene sempre con sé e di averlo ucciso dopo l’ennesimo approccio sessuale e le minacce di morte a lui e alla figlia. Per gli inquirenti, però, potrebbe non essere tutto.