Sul posto immediatamente sono giunti altri agenti della polizia municipale che hanno chiuso la strada deviando il traffico veicolare mentre i Vigili del Fuoco hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza. La situazione viaria inevitabilmente è andata in tilt in seguito alla chiusura dell’’arteria principale di collegamento con l’ingresso autostradale per Napoli. Una gru successivamente ha provveduto a spostare lateralmente l’autobus che ha potuto riprendere la sua corsa dirigendosi al deposito del CSTP. Secondo i tecnici municipali non ci sarebbero pericoli per la stabilità del palazzo di via Paglia, dunque nessuna evacuazione è prevista.
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IL DISPOSITIVO DI TRAFFICO APPRONTATO DAL COMUNE. L’arteria resterà comunque interdetta al transito per almeno 12-18 ore fin quando non saranno ultimate le operazioni di mesa in sicurezza. Già al lavoro gli operai di Salerno Sistemi intervenuti sull’area interessata dal cedimento. Nelle more, è stato adottato un dispositivo di traffico speciale che prevede la possibilità di immettersi in via Giovanni Negri dalle vie Gaspare Mosca e Giovanni Centola, in modo da consentire agli automobilisti di entrare in via Giovanni Lanzalone e da lì in via Antonio Manganario per poi proseguire in direzione delle arterie autostradali. Gli automobilisti in transito su via Marino Paglia dall’incrocio di via Carmine dovranno svoltare direttamente in via Giovanni Lanzalone per poi effettuare il medesimo percorso.
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del crescent….o di porta ovest….o delle fonderie pisano….
… piove … governo ladro … sarà senz’altro colpa di De Luca …
CHE MONNEZZA DI CITTA’ !!!
o della mancanza di manutenzione, visto che i soldi sono stati sprecati appunto per il crescent (circa 17 milioni per la sola piazza!). non fare lo spiritoso perchè il comune è al dissesto, nonostante le tasse comunali siano ai massimi livelli possibili.
la colpa sarà pure di qualcuno o fosse di quelli che “osano criticare”?
il pullman fermato era il 17 ke va all’università, quindi stasera la voragine dell’Entella la aprirà BUUUUSSSS
Si chiù scem tu che 10 galline mis assiem!
E TU SI NU’…STRUNZE’ … !!!
… CHE CITTA’ ALLO SFASCIO, CHE DEGRADO !!!
perchè offendi così ….i 5 stelle…??
Secondo la testimonianza dell’autista, gli operai dell’acquedotto stavano lavorando sulla tubatura PRIMA che avvenisse il cedimento.
SONO IDEOLOGICAMENTE DI ESTREMA DESTRA !!!
MA CHE SCHIFEZZA DI CITTA’ STA FOGNA DI NOME SALERNO !!!
appena succede qualcosa state subito con i fucili puntati mi sa che non avete niente da fare andate a lavorare nei campi che sono abbandonato ALDO spero che non sei di SALERNO gente come te sta bene in un campo pieno di merda tu e tutti quelli che parlano male di SALERNO. DIMENTICAVO CACCI DALLA BOCCA SOLO MUNNEZZAVATTI A LAVARE CHE FIETI COME UN CESSO
Che ci frega della voragine o delle buche della citta’ tanto abbiamo il Crescent, luci d’artista e la tassa della spazzatura piu’ esosa d’Italia…
Che ci frega che il porto l’hanno costruito gli avellinesi sulla parte di costa più bella della città o che ci hanno tolto l’università! Odiamo l’unico decente che almeno ha fatto qualcosa per lasciare in vita questa città, che è destinata a diventare deserto.
Le auguro di non essere costretto ad emigrare.
Ps: di sicuro non è la tassa della spazzatura più alta d’Italia, anzi direi che è in linea e il servizio è ottimo, si informi.
Aldo aveva ragione: questa sera su SKY SPORT 1 hanno parlato della coincidenza del bus n°17 che ha avuto l’inconveniente a Salerno il bel goal (il più bello della giornata a detta loro) segnato da Bus, che ha il n° 17 sulla maglia. Purtroppo il 17 è anche il numero della scalogna….
Si vede che non sei di Salerno noi qui viviamo le difficoltà ogni giorno
Dalle buche agli animali che ci camminano per strada per finire alla tassa sulla spazz. Per quello che paghiamo di tarsu la monnezza dovrebbero venirla a prendere a casa, bussare e chiedere perpiacere. Ma che ci frega tanto abbiamo le luci d artista il crescent il traffico ecc.
Sono d’ accordo con gino si pensasse più ai problemi di tutti i giorni anziché alle megastrutture o allo pseudo turismo