A tradirle, però, il gradimento riscontrato presso i clienti colpiti dalle loro prestazioni sessuali che secondo molti sarebbero fornite a prezzi competitivi rispetto a quelli comunemente praticati all’esterno dell’ospedale. Rapporti consumati all’interno dei servizi igienici aperti al pubblico ed anche in alcuni depositi posizionati lontano dai reparti dello stesso nosocomio. Secondo quanto emerso le giovani donne impegnate a prostituirsi sono una italiana e una slava, entrambe conosciute all’interno dell’ospedale perché spesso presenti come badanti di alcuni ricoverati bisognosi di assistenza poiché non autonomi.
Fonte Metropolis