Alla fine hanno votato 5.368 persone su un totale di 41.560 aventi diritto. In pratica alle primare ha partecipato il 7,74% dell’elettorato batipagliese. Lanaro trionfa con ben 2.215 voti per una percentuale del 41,66%. A seguire Ciotti, che ha raccolto 1.360 voti per una percentuale del 25,49%. Al terzo posto Oddati che ha raccolto 1.155 voti, fermandosi al 22,39%. Carmine Galdi ha raccolto 705 voti pari al 10,46% di voti. .
Cinque le sezioni, controllate da altrettante commissioni composte da quattro persone, che sono state sorvegliate da una commissione di garanzia presieduta dal segretario cittadino del Pd, Davide Bruno. A Giugno dunque Enrico Lenaro si contenderà la poltrona di primo cittadino battipagliese con Ugo Tozzi, a capo di una coalizione civica che conta il sostegno di Fratelli d’Italia, con Cecilia Francese supportata da Forza Italia e Etica per il buon Governo e con Vincenzo Inverso a capo della lista Movimento #perunnuovoinizio e Gerardo Motta in campo con cinque liste civiche. Al fianco di Motta Sindaco, Battipaglia a testa alta, Battipaglia con cuore, Battipaglia libera e Speranza per Battipaglia.
Lanaro ha dichiarato: Ci abbiamo creduto tutti.
Abbiamo dimostrato che il senso della parola futuro non è frantumabile. Ora il nostro orizzonte è il cambiamento. Oggi in tutta la coalizione è il giorno delle considerazioni.
A chi pensava che il Movimento Pro Battipaglia non fosse all’altezza delle Primarie, a chi ancora adesso è convinto che tante anime non possano convivere, io rispondo matureranno insieme, con sacrificio, come nella più giusta democrazia.
Sento il peso di una grande responsabilità che divido con lo schieramento di centrosinistra che ha consentito questa grande vittoria. Sarà mio compito nelle prossime ore sentire tutti gli uomini e le donne che hanno lavorato a questa rete.
Ad ogni singola persona che ieri ha riposto in me la sua fiducia, sento invece il dovere di dire: mi aspetto ancora tantissimo da tutti voi. Avete dimostrato che la partecipazione diretta è la vera forza del rinnovamento. Il nostro lavoro non è finito, anzi comincia la fase più appassionata: quella della costruzione del futuro. Ridiamo vita a questa città, tiriamo fuori le idee”.
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