Infatti, il wi-fi in ogni città è limitato a piazze e spazi di aggregazione, servizio da offrire per pubblica utilità e non nelle case private e la scelta operata ad Eboli, invece, evidenzia le scarse competenze sia tecniche, che progettuali della passata amministrazione». Ginetti spiega il nuovo progetto: «Come assessore alle innovazioni tecnologiche, insieme con l’assessore alla sicurezza, Armando D’aniello, sfruttando l’idea progettuale sbagliata precedentemente, già in essere, mal funzionante e vincolata ad un contratto, e soprattutto grazie al supporto dell’ingegnere Fabio Ciaglia, si è pensato di utilizzare l’infrastruttura del wi-fi cittadino come dorsale di un sistema di videosorveglianza, con l’istallazione di 20 telecamere nel centro storico che serviranno per la sicurezza, per i reati ambientali e per la zona a traffico limitato ed altre 50 telecamere distribuite sul territorio.
Siccome l’infrastruttura wi-fi è stata realizzata dalla wind, dopo vari incontri tecnici si è arrivato all’accordo di affidare a loro l’acquisto delle telecamere, l’installazione e la manutenzione, oltre a creare isole wi-fi nelle varie piazze del centro e delle periferie, in modo da correggere le scelte scellerate dell’amministrazione precedente ed offrire un adeguato servizio alla città». Capitolo costi: «Il costo totale delle 70 telecamere con installazione, manutenzione, sale controllo e supporto tecnico non supera i 50.000 euro spalmati in 3 anni alla wind. La vecchia video sorveglianza, mai stata efficiente, sarà accantonata e con essa anche le tante spese supportate fino ad oggi per reggerla». Soddisfatto dell’obiettivo raggiunto anche il Sindaco di Eboli, Massimo Cariello: «Il progetto di questa dorsale, che non ha limiti di inserimento di nuove telecamere, ha fatto inserire nei nuovi progetti, come nel caso dei PUA, nelle migliorie dei lavori pubblici e nei futuri bandi europei l’installazione di telecamere, in modo da avere in breve tempo l’intera città sotto controllo».