Allo stesso tempo la proprietà dell’opificio ha avviato contatti con le istituzioni del territorio per delocalizzare l’azienda in altra zona. L’operazione, però, per essere completata, avrà bisogno di almeno due anni.
Sempre ieri, mentre era in corso il presidio dei lavoratori, si è registrato il sopralluogo dei tecnici dell’Arpac per controllare se gli interventi disposti siano stati messi a punto dai proprietari dell’azienda dopo alcune irregolarità riscontrate che avevano spinto la Regione Campania a disporre la sospensione provvisoria dell’attività. Nel frattempo la proprietà della Fonderia Pisano ha provveduto a realizzare tutte le prescrizioni che erano state richieste in seguito ai controlli. Un passaggio propedeutico per la riapertura della fabbrica.
Italia delle banane, basta una imbiancata che magicamente quel rottame della Fonderia Pisano diventa un giardino in fiore. Ora i salernitani possono dormire tranquilli.
Questa storia ha dell’incredibile. A tutti i politici e operai guardatevi cosa è stato fatto a Linz in Austria. Negli anni ’80 avevano una fabbrica che inquinava tantissimo ma con tanta buona volontà, competenze ed onestà oggi hanno una industria siderurgica che rispetta l’ambiente e i dipendenti. Hanno delle fabbriche modello da imitare! In Italia se non siamo capaci di garantire la salute dei cittadini e degli operai queste fabbriche vanno definitivamente chiuse.
Film già visto dovevano muoversi prima siamo più di 300 nei vari comitati e in migliaia le famiglie esauste se la politica si vende abcora e vende ancora i nostri figli vorrà dire che il presidio farà a furor di popolo sotto al comune basta fonderie basta uccidere col consenso dei politici corrotti