Ancora sulla gara con il Lanciano: «Deve essere la partita della riscossa, la molla che ci porta alla partita della vita. Abbiamo vinto la prima finale, ma non dobbiamo cullarci sugli allori. Oggi siamo ancora sott’acqua, dobbiamo mettere la testa fuori, sabato servono 3 punti dell’ossigeno».
Sull’argomento “benedizione” nello spogliatoio dopo il pari con l’Entella Lotito è vago: «Sicuramente io che sono un cattolico praticante posso soltanto limitarmi a dire: Nostro Signore vede e provvede. E mi fermo qui». Sulle presenze sabato all’Arechi aggiunge: «Spero che vengano tutte le persone possibili e immaginabili. Solo loro sono in grado di trascinarela squadra a un successo che sarebbe fondamentale per il cammino salvezza».