Si può procedere solo alla messa in sicurezza ma di fatto il cantiere è fermo con gli operai che dinanzi la Prefettura insieme anche con alcuni rappresentanti sindacali sperano di avere un deciso colpo di acceleratore nella lunga e travagliata vicenda di Porta Ovest. Oltre a tanti posti di lavoro a rischio c’è anche la malaugurata ipotesi di ritrovarsi con un rudere proprio al centro della city. Si chiede che si faccia di tutto per assicurare gli stipendi arretrati e portare avanti l’opera scongiurando per altro la perdita dei fondi europei (circa 90 milioni di euro).
Il presidio è successivamente proseguito in cantiere alla presenza di pochi lavoratori dal momento che la maggior parte di questi sono in cassa integrazione. Inoltre molti operai senza contratto, vivono una situazione rovente dal momento che non hanno ricevuto il TFR, vantano mensilità arretrate e non avendo avuto i versamenti tramite INPS non possono nemmeno affrontare un NASPI.
se non si fanno le gallerie .Chiudete pure il porto