Il provvedimento, emanato dopo essere stato pienamente condiviso da tutte le Amministrazioni regionali, cancella di fatto i tagli disposti dalle leggi di stabilità 2014 e 2015, che avevano portato a una diminuzione complessiva del 23 per cento delle assegnazioni di carburante “agevolato” alle imprese agricole rispetto a quelle ottenute fino al 2013. Non solo. Le nuove tabelle, valide su tutto il territorio nazionale, sono in molti casi addirittura migliorative rispetto alla situazione precedente i tagli, garantendo quantitativi più congrui rispetto alle reali esigenze delle imprese agricole operanti nei diversi comparti, come richiesto dalla Coldiretti.
Ma vediamo alcuni esempi. Per le operazioni di aratura e zappatura dei cereali autunno-vernini (grano, orzo, ecc.) si passa dai 46 litri ad ettaro del 2015 ai 70 del 2016, mentre per l’erpicatura il contingente agevolato sale da 15 litri a 25 litri. Ancora, se lo scorso anno per trattare le viti si assegnavano 77 litri ad ettaro, oggi si sale addirittura a 150 litri, mentre per la concimazione si garantiscono 36 litri ad ettaro rispetto ai passati 28.
Resta comunque salva la potestà delle Regioni di procedere ad assegnazioni suppletive di carburante agricolo in presenza di specifiche esigenze territoriali, emergenze climatiche, fitopatie o peculiarità colturali locali. Il decreto, sottolinea Coldiretti, è stato pubblicato il 1° marzo in Gazzetta Ufficiale ed ha validità dal primo gennaio 2016. Dunque, le imprese agricole che tra gennaio e febbraio di quest’anno hanno già chiesto e ottenuto dalle Regioni di competenza il gasolio agevolato, assegnato sulla base dei vecchi parametri, possono chiedere l’integrazione della differenza, in quanto sono applicabili le nuove tabelle.