Inserimenti che diventano 32 se si considerano le due unità legate al bando del servizio civile ed altri due profili professionali per il Piano di Zona a seguito dello sblocco della graduatoria.
«A fronte di centinaia di revoche per molti enti campani, inadempienti rispetto alla documentazione ed alla correttezza progettuale, noi siamo riusciti ad ottenere il massimo risultato – sottolinea il sindaco Giovanni Maria Cuofano – attraverso una procedura senza sbavature seguita dai nostri dirigenti e progetti di tirocinio concreti, ancorati al territorio ed alle sue opportunità di crescita. Il dato oggettivo che si coglie da questo maxi via libera ai 28 ragazzi è proprio questo: stiamo facendo tanto a Nocera Superiore e le opportunità ci sono. Non abbiamo avuto difficoltà a metterle su carta, argomentarle e presentarle: l’ok della Regione ci premia e premia la voglia di fare dei ragazzi».
Sono circa 6300 i tirocini di Garanzia Giovani attivati dalla Regione Campania con il decreto 41 del 2016, di prossima pubblicazione sul BURC.
I profili spaziano dagli amministrativi ai tecnici dei servizi sociali, da ingegneri e architetti a tecnici informatici, a autisti, manutentori, operai.
«Garanzia giovani, che a differenza delle imprese non può offrire collocamento successivo, è sicuramente un iter formativo importante per i 28 giovani – dichiara l’assessore Maria Stefania Riso – che affronteranno un contesto lavorativo altamente professionalizzante per il momento storico che sta vivendo il nostro comune, attivo su progetti diversi di crescita: dall’urbanistica alla gestione del personale, dai lavori pubblici alle attività produttive, dalle politiche sociali e giovanili alla scuola, dall’offerta formativa all’edilizia scolastica, passando per la dematerializzazione documentale e l’innovazione tecnologica delle procedure e dei sistemi di gestione».
Ai 28 ragazzi di Garanzia Giovani si aggiungono due profili professionali concessi all’ente attraverso il bando del servizio civile e che saranno impegnati nel campo dei beni culturali, con compiti di supporto alla fruizione, alla promozione e alla gestione dei beni archeologici del territorio.
Inserite anche due assistenti sociali contrattualizzate dal Piano di Zona S1 si a seguito dello sblocco delle graduatorie del concorso: lavoreranno con contratti trimestrali in vista della futura separazione dell’ambito secondo le attese direttive regionali e si occuperanno rispettivamente delle funzioni del segretariato sociale, la prima, della porta unica d’accesso (PUA) ai servizi socio-sanitari, l’altra.
«È partito anche il primo programma sociale sperimentale di “messa alla prova” in convenzione con il Tribunale per persone con percorsi di riabilitazione penale da compiere quale pena alternativa alla detenzione – conclude la Riso – attraverso l’espletamento di attività di supporto ai servizi sociali, per un percorso di reinserimento condiviso e partecipato, ad alto valore sociale aggiunto».
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