Una capanna nella Valle dell’Irno: la protesta di Martina davanti le Fonderie
redazione
Stampa
Martina Marraffa abita a 700 metri dalle Fonderie Pisano. Ieri, dopo aver appreso la notizia della riapertura delle Fonderie, ha deciso di recarsi dinanzi i cancelli della fabbrica: non andrà via finchè non riceverà delle risposte dalle istituzioni e dalla magistratura. Così, la ragazza ha allestito una capanna di fortuna e ha trascorso la notte al freddo in segno di protesta. Martina ha perso 5 dei suoi familiari a causa di tumori e vuole delle risposte. Martina chiama in causa il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco di Salerno Enzo Napoli, l’Assessore all’Ambiente Calabrese, l’Asl e l’Arpac, nella speranza che la questione dell’inquinamento nella Valle dell’Irno sia definitivamente affrontata.
IL VIDEO REPORTAGE
La riapertura delle Fonderie è stata disposta per consentire all’Arpac di effettuare controlli ad attività in corso, con i forni accesi e le emissioni in atmosfera a ciclo pieno. Solo così, con quaranta campionamenti, sarà possibile valutare l’impatto ambientale ed inquinante dell’opificio dopo che le prime criticità inizialmente riscontrate dall’Arpac nelle Fonderie sono state superate per la soddisfazione dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali dell’azienda. Tutti vogliono delocalizzare, ma nel frattempo il malcontento tra i residenti della zona cresce.