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Nalini: ”Persa battaglia, non guerra”. Bagadur: ”Troppa imprecisione in zona gol”

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Amareggiato a fine gara Andrea Nalini, esterno granata che dopo l’esordio di Cesena dopo un anno si ripresenta dinanzi ai propri tifosi: “Partita che sapevamo era difficile ma nessuno di noi ha mollato, abbiamo perso una battaglia è vero ma non la guerra. La mia condizione non è certo ottimale ma sto recuperando per dare il massimo alla causa granata. La Serie B è lunghissima e da un dispendio di energie notevoli. Certo volevamo vincerla e alla fine l’abbiamo persa. Ora a Perugia a giocarci la nostra partita con umiltà ma a testa alta perché il campionato non è finito. La lontananza di un anno dai campi di calcio è stata brutta, ma non mi sono abbattuto e la voglia di ritornare a giocare è stata più forte di tutto. Ringrazio la mia famiglia che mi è stata vicina come la mia ragazza e i miei amici. Nella sfortuna ho avuto la fortuna di rientrare nella lista con la partenza dell’amico Gabionetta. Ora voglio dimostrare il mio valore e ritrovare la giusta condizione per conquistare la salvezza.”

 

Stesso umore nero anche per Ricardo Bagadur, centrale granata croato, scuola Fiorentina:  “Abbiamo fallito troppe occasioni, non eravamo concentrati nelle finalizzazioni e bisogna migliorare quest’aspetto perché poi subentra la paura di prendere gol. Il calcio è questo è impietoso ma ora bisogna andare a Perugia a cercare di vincere per recuperare il terreno perso. Dopo il vantaggio ospite siamo rientrati in partita bene, poi il rigore, che non voglio commentare, ci ha tagliato le gambe ed è stato difficile ritornare in gara. Sul loro raddoppio abbiamo sentito Terracciano chiamare palla poi abbiamo visto il contatto con Di Francesco. Sono stato contento per il mio primo gol a Cesena, ma non è importante chi segna ma importante è segnare. Ora dimentichiamo Lanciano e pensiamo a Perugia. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo e capisco la loro delusione. Volevamo vincerla perché la voglia è di raggiungere la salvezza a tutti i costi. Campionato di serie B è più difficile di quello della massima serie e sono contento di questa esperienza.”

INTERVISTA BAGADUR

INTERVISTA NALINI

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