Quello che si nota facilmente, è che in casa, in particolare, la Salernitana di Menichini stia raccogliendo meno di quanto semina (3 punti in 4 gare), mentre proprio all’Arechi la squadra di Lotito e Mezzaroma debba fare la voce grossa (visto che sarà chiamata a disputare tra le mura amiche 6 delle ultime 11 partite della stagione e che in ben 5 circostanze debba incrociare i guanti di sfida con avversarie dirette per la permanenza in categoria). Nelle 7 gare della gestione Menichini, la Salernitana ha collezionato 1 vittoria, 4 pareggi e 2 sconfitte con 14 gol subiti (2 a partita di media) e 9 gol segnati (poco più di uno a partita).
Allargando il discorso all’intero girone di ritorno, vanno aggiunte altre 2 sconfitte (ad Avellino e La Spezia, fatale per Torrente) e una vittoria casalinga col Brescia (il 22 gennaio, 3-0 all’Arechi, ultima gara in cui i granata non hanno incassato reti). Questo significa 10 punti in 10 partite, ancora solo 1 di media per incontro. I granata che, va detto, ora giocano, creano occasioni da gol, hanno costantemente il pallino tra le proprie mani (ma continuano a commettere ingenuità difensive disarmanti) devono cambiare passo, altrimenti evitare la retrocessione sarà praticamente impossibile.