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Patrimoni Culturali, opportunità d’Impresa (di Tony Ardito)

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Il riassetto del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo rappresenta, sì, la risposta alle esigenze di adeguamento ai numeri della spending review, ma insieme è stata colta dal ministro, Dario Franceschini, che ne è artefice, come l’occasione per intervenire sull’organizzazione del Dicastero che da decenni manifestava notevoli criticità.

Per semplificare al massimo, l’Amministrazione dei settori in questione viene resa più snella, efficiente e meno costosa attraverso: l’ammodernamento della struttura centrale e la semplificazione di quella periferica; l’integrazione definitiva tra cultura e turismo; la valorizzazione dei Musei italiani (20 musei di interesse nazionale dotati di piena autonomia gestionale e finanziaria, con direttori altamente specializzati selezionati con procedure di evidenza pubblica); il rilancio delle politiche di innovazione e formazione; la valorizzazione delle arti contemporanee.

Insomma, un intervento radicale e profondamente innovativo che consente oggi di operare seri investimenti sul patrimonio culturale italiano. Ovviamente si spera che la nuova architettura possa fornire presto riscontri favorevoli e tangibili.

Tra le 20 autonomie vi è PAESTUM: il Museo Archeologico Nazionale e il Parco Archeologico, che peraltro dal 1998 sono iscritti nella lista UNESCO del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Da 18 anni Paestum è sede della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Il decreto legge del maggio 2014, cosiddetto “Art Bonus”, convertito in legge 29.07.2014 n. 106, tra l’altro introduce strumenti concreti ed operativi per sostenere il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico.

Per esempio, è possibile detrarre il 65% delle donazioni che singole persone o imprese facciano in favore di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche, teatri e fondazioni lirico-sinfoniche. Anche le strutture turistiche potranno contare su significativi tax credit, pari al 30% delle somme investite in interventi di ristrutturazione, ammodernamento e digitalizzazione.

Di recente, a seguito di un precedente e proficuo incontro svolto nella sede di via Madonna di Fatima presso cui si sono avviati importanti contatti bilaterali, una nutrita e qualificata rappresentanza di iscritti a Confindustria Salerno, guidata dal presidente, Mauro Maccauro, ed accompagnata dal presidente della Camera di Commercio, Andrea Prete, è stata accolta presso il Parco Archeologico di Paestum dal direttore, Gabriel Zuchtriegel, e dal consigliere di amministrazione, Alfonso Andria, proprio per stimare di persona l’enorme potenziale che le emergenze culturali del territorio possono offrire in termini di impresa, quindi, di occupazione e sviluppo.

Per sancire le intese e confrontarsi sulle molte opportunità che possono ancora scaturire da tali idee e proposte innovative e rafforzare moderne e dinamiche collaborazioni pubblico-privato.
Un siffatto patrimonio appartiene davvero a tutti se ciascuno, non solo ne può agevolmente fruire, ma ne può pure cogliere i benefici, materiali ed immateriali, che ne derivano.

editoriale a cura di Tony Ardito

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