Bassolino aveva fatto appello alla commissione di garanzia, dopo che un suo primo ricorso era già stato respinto, chiedendo l’annullamento del voto in cinque seggi napoletani. Secondo la tesi sostenuta dall’ex sindaco di Napoli, le pratiche emerse dinanzi a quei seggi e documentate nel video diffuso da Fanpage, costituivano una chiara violazione dei principi costituzionali che garantiscono il libero esercizio del voto. Di qui la richiesta, oggi respinta, di annullare il voto nei singoli seggi.