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Salernitana, tutto da rifare ma guai a mollare

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Tutto da rifare. Ancora una volta. Puntuale, come sempre, a steccare l’occasione utile per dare una scossa alla propria classifica la Salernitana è di nuovo costretta a fermarsi, a mettere un punto e ad andare a capo. Inevitabile la rabbia e l’amarezza di una tifoseria che vive in maniera passionale il rapporto con il calcio e con la propria squadra del cuore e che, così come ha accolto con grande calore la comitiva granata di ritorno dall’impresa di Cesena, in maniera altrettanto forte ha alzato la voce dopo la sconfitta in una gara che poteva cambiare le sorti di uno sciagurato campionato. La contestazione, invece, non è stata particolarmente gradita dal co – patron Lotito, che ha mal digerito la protesta di alcuni supporters davanti alla tribuna a fine gara.

Il co – proprietario della Salernitana nel post partita preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali. Stavolta Lotito non replica ai tifosi, anche se la loro delusione dopo una partita così importante pare più che legittima. Arrivare però allo scontro tra le parti in questa fase non serve a nulla. L’unica possibilità che ha la squadra granata per portare a termine la missione salvezza è quella di far punti, meglio se con il sostegno del proprio pubblico. I tifosi la loro parte l’hanno fatta anche sabato scorso contro il Lanciano. All’Arechi a tifare per una squadra penultima in classifica in serie B, c’erano dodicimila persone.

Un dato che va sottolineato e che dovrebbe far sorridere lo stesso Lotito, soprattutto se lo si confronta con il numero degli spettatori sugli spalti all’Olimpico, ieri sera, per il posticipo di serie A che vedeva protagonista la sua Lazio. Ad assistere al match con l’Atalanta c’erano infatti “appena” cinquemila persone sugli spalti. Un dato che è in ogni caso anche diretta conseguenza del rapporto creatosi ormai tra Lotito e i tifosi biancocelesti. Un esempio che dovrebbe far riflettere e suggerire una linea di condotta diversa magari proprio con i tifosi della Salernitana, con cui il rapporto potrebbe essere ancora recuperato. Al di là di tutto, le attenzioni, per le prossime 11 partite, vanno concentrate solo sulla squadra che ha l’obbligo di credere nella salvezza fino in fondo. La corsa deve riprendere già da Perugia, anche perchè lì davanti di certo non si accelera, per ora.

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