“La netta contrarietà all’accorpamento dell’Autorità Portuale di Salerno con quella di Napoli – si legge nel documento – nasce innanzitutto dalla certezza che tale provvedimento non ha nulla a che vedere con la soluzione dei problemi veri della portualità italiana. Salerno sta combattendo una battaglia per il libero mercato, la libera concorrenza, la libertà d’impresa, per il merito imprenditoriale, contro una visione che questa prospettiva vorrebbe soffocare. Non possiamo, quindi, che ribadire la nostra contrarietà ad un accorpamento inutile e dannoso”.
“È una contrarietà – si sottolinea – che noi, in quanto campani, condividiamo, perché mantenere due Autorità è ciò che renderebbe più forte la nostra Regione proprio sul fronte della portualità”. “Questa – spiega Agostino Gallozzi, presidente Assotutela – è una partita che dobbiamo giocarci fino alla fine. Non si comprende per quale reale motivo, mentre la Liguria, la Puglia, la Sicilia ne mantengono due autonome, la Campania debba essere depotenziata, con la cancellazione dell’Authority del Porto di Salerno: si badi bene non un porto “minore”, ma il sesto porto d’Italia per merci varie movimentate (con 13 milioni di tonnellate), di ruolo nazionale ed internazionale ben maggiore di tanti altri porti “salvati””.
Questa mattina, alla Camera di Commercio di Salerno, la lettera/documento è stata condivisa e sostenuta dal Presidente della Camera di Commercio di Salerno e dai Presidenti provinciali di Aies/Ance, Assoagenti, Assospedo, Casartigiani, Cia, Cidec, Cna, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Fai, Unimpresa, Claai, Confagricoltura.
Per Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio, “con questa decisione, non è che Napoli ne avrebbe un vantaggio, ma solo Salerno uno svantaggio. Bisogna anche uscire dalla logica di essere imputati di provincialismo”.
Secondo Vittorio Sangiorgio, presidente Coldiretti Salerno, tra i firmatari della lettera “il porto di Salerno è lo scalo di riferimento dell’Italia centro-meridionale per il settore agroalimentare e rappresenta una piattaforma logistica che non va depauperata ma rilanciata attraverso il rafforzamento della struttura. Salerno deve diventare sempre più hub dell’agroalimentare nel Mediterraneo”
Gallozzi, De Luca ti ha fatto il piattino.