“Bastano due parole digitate in un motore di ricerca di internet ed un click per permettere a vostro figlio di trovarsi davanti a una serie di filmati orribili dove donne, uomini ma anche giovani forse minori fanno sesso con animali di varia natura per questo chiediamo alle famiglie di controllare i filtri di accesso ad internet nei computer o negli apparecchi a cui hanno accesso anche i bambini, e ai gestori dei motori di ricerca di inserire dei filtri per evitare che queste immagini possano essere liberamente diffuse”.
A lanciare l’allarme zoo-pornografia è il presidente di AIDAA Lorenzo Croce. AIDAA da anni si batte per denunciare questi orribili fenomeni che vanno sotto i nomi di zoo-pornografia e zoorestia.
L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA sottolinea in una nota come i siti di pornografia con animali accessibili ai bambini siano oltre 34.000 con oltre 25 milioni di film e video guardabili e scaricabili gratuitamente.
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