Oggi la maggior parte dei club di serie B presenta bilanci negativi e non va molto meglio in serie A. Tra le società più a rischio ci sono Como, Vicenza, Latina, Lanciano e Livorno ma le difficoltà, come detto, riguardano tante altre realtà. Storie già viste, basta ricordare quanto successo appena un anno fa quando le retrocesse Brescia e Virtus Entella furono riammesse in serie B dopo il fallimento del Parma e lo scandalo che travolse il Catania. La situazione di profondo rosso nei conti economici potrebbe accelerare quella ipotesi di riforma della serie B con Abodi che spinge per un campionato a 20 squadre. Riforma che la Lega Pro ha già vissuto, nel 2013/2014, con la riduzione a 60 squadre e la cancellazione della seconda divisione.
Era la stagione in cui la Salernitana, da nona in classifica, perse i playoff contro il Frosinone, oggi in serie A. Giusto seguire con attenzione l’evolvere degli eventi ma testa e gambe devono essere solo sul campo. Innanzitutto su quello del Curi perché la trasferta di sabato a Perugia è molto insidiosa. Poi ci sarà il Bari all’Arechi ma è meglio pensare ad una partita alla volta. Ecco perché la scadenza del 30 giugno, quando dovranno essere presentati i bilanci delle società, è importante ma rischia di essere fuorviante. Forse la classifica di serie B, ancora una volta, sarà riscritta fuori dal campo ma questo poco deve importare ad una Salernitana che ha il dovere di crederci e di battersi per una salvezza da conquistare entro il 20 maggio oppure tramite i playout. Poi si vedrà…
gia volete essere ripescati prima ancora di retrocedere siete il massimo voi slaernitani