Sposa in pieno la battaglia a tutela del Porto di Salerno e l’iniziativa di imprese e associazioni che hanno sottoscritto un documento, opponendosi alla fusione delle Autorità portuali.
Giovanni Giudice, Segretario Regionale Cisal Terziario, pronuncia il suo fermo “no” alla decisione di accorpare l’Autorità portuale di Salerno a quella di Napoli. Non una questione di campanilismo ma una semplice presa d’atto del fatto che si tratta di un’operazione che svilirebbe la grande qualità dello scalo commerciale salernitano.
«La battaglia – afferma il Segretario della Cisal Terziario Giovanni Giudice – non è certamente contro Napoli bensì a favore di Salerno. Sono stati impiegati tanti anni per avere un porto. Lo abbiamo fatto crescere, migliorare, fino a farlo diventare uno tra i primi in Italia. Ora non possiamo farcelo sottrarre in questo modo. Per questo, condivido ogni iniziativa atta alla difesa della autonomia del Porto di Salerno».
Per il numero uno della Cisal terziario campana – insieme all’Aeroporto – il Porto di Salerno è uno dei principali perni dell’economia salernitana e perderlo, con un azzeramento dell’indipendenza decisionale, rischierebbe di tradursi nella compromissione dell’intero tessuto produttivo locale: «Siamo i primi per quanto riguarda le esportazioni agroalimentari, settore in cui siamo tra le eccellenze italiane, e in tal senso lo scalo marittimo è volano dello sviluppo economico della nostra provincia. Non può “morire” in questo modo e noi tutti dobbiamo fare in modo che questo non accada»