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Calcio e Business: Audax Salerno, “prove di azionariato sociale”

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L’Audax Salerno , attraverso il “social network di Facebook”, ha attivato “prove tecniche di azionariato sociale”. Con Save Audax, la società “verde,bianco, rosso”, che attualmente milita nel Campionato Regionale Campano di Prima Categoria, propone una raccolta fondi per garantire al proprio club, le giuste risorse finanziarie, finalizzate a dare stabilita’ alla gestione societaria. In tema di calcio marketing , l’iniziativa dell’Audax (società fondata nel 1964) , modifica il profilo del tifoso e dell’appassionato sportivo che da “consumatore del prodotto calcio”, passa a quella di “finanziatore del capitale sociale” di una squadra di calcio.

Audax Salerno “sostenitore” di un nuovo modello di governance, che in tema di fenomeno sociale, allo stato coinvolge attualmente il territorio , le istituzioni, gli stakeolder , le associazioni di categoria. Alla proposta di “azionariato sociale” posta in essere dall’Audax, dovrà seguire, successivamente, una politica di fidelizzazione dei “supporters” che hanno soddisfatto tale iniziativa, coinvolgendo gli stessi nelle prossime attività sociali e di marketing del club “verde, bianco, rosso”. La proposta dell’ Audax Salerno di azionariato sociale, può essere la giusta premessa per organizzare a breve la pianificazione di un progetto  di azionariato popolare.

In tale ottica, la mission di “Supporters in campo” è finalizzata a promuovere una reale democrazia nel calcio, attraverso la partecipazione dei  “tifosi” alla governance del movimento, e dei club.  (fonte www.supporters-in-campo.org) L’obiettivo di “Supporters in campo” è determinato, a favorire un cambiamento culturale che aiuti i tifosi ad andare oltre la mera passione per la propria squadra del cuore. “Supporters in campo” risulta essere altresì un’ iniziativa di tifosi che promuove la diffusione di modelli sostenibili di proprietà e gestione delle società sportive , attraverso la partecipazione attiva dei supporters ai processi decisionali dei propri club, in riconoscimento del valore e del ruolo che gli stessi hanno nell’attuale panorama sportivo.

“Supportes in campo” infine opera nel solco del comune percorso di organizzazioni di tifosi che in tutta Europa, attivano un forte dialogo con gli organismi direttivi del calcio, e con tutti gli altri soggetti interessati a migliorare la gestione dello sport, tramite la partecipazione attiva dei propri sostenitori. In Europa bisogna segnalare le vincenti iniziative di “supporter trust” organizzate dai tifosi del: Swansea (i tifosi detengono il 20% del capitale sociale, ed hanno conseguito la promozione in Premier League e vittoria in Coppa di Lega), Wimbledon (i tifosi nel 2002 rifondarono il club e dopo alcuni campionati hanno conquistato la League Two) , Shamrock Rovers (tifosi hanno rilanciato il club fino a partecipare all’Europa League).

Allo stato sia l’Unione Europea che l’Uefa stanno indirizzando ai governi europei ed alle federazioni di riferimento “progetti aziendali” riguardanti i “supporters trust “. Ma per  i tifosi qual’è il punto di equilibrio tra “risultati aziendali e risultati agonistici”? Per le società di calcio, tale punto di equilibrio non può prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi  tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras” risultano avere due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore.

Il tifoso “aziendalista” partecipa agli eventi agonistici e parimenti s’interessa anche degli aspetti societari del proprio club, il tifoso “ultras” preferisce invece, godersi e motivare il risultato agonistico rispetto a quello aziendale. “Save Audax”, un altro modo di fare calcio marketing!!!

Antonio Sanges – Dottore commercialista

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