Sono seguiti cori di contestazione da parte di tutto lo stadio, conclusi solo una volta che Lotito ha lasciato il suo posto alla fine del primo tempo. I laziali non ne possono davvero più – scrive oggi IlMessaggero – e applaudono Lotito con un’ironia quasi disperata. Monetine in faccia anche Tare. E’ il duo incriminato per l’ennesima debacle di una squadra senza più obiettivi: «Andate a lavorare», il coro sino al novantesimo. Poco importa che il ds provi ora a rispondere ad alcuni tifosi. Non è questo il frangente, c’era un momento per parlare col mercato. «Adesso basta, cacciamoli», si legge sul web.
Accade lo stesso a Salerno dove la piazza ha saputo riconosce ed apprezzare il grande lavoro svolto in questi anni dalla proprietà ma ha anche incassato enormi bocconi amari in una stagione umiliante con appena sei vittorie ed una classifica da brividi. Non sempre le ciambelle riescono col buco. Non sempre nel calcio si può vincere. A volte basterebbe ammettere di aver commesso un errore per voltare pagina e cercare una strada comune. Ammettere gli errori non è un segnale di debolezza, tutt’altro e vale per tutti anche per chi parla di calcio e non di pallone come spesso ama ripetere Lotito.