Gli arrestati, già indagati dalla Procura della Repubblica nolana per analoghe fattispecie delittuose per cui, il 12 febbraio 2016, sono stati condannati a severe pene detentive, sono stati identificati mediante il raffronto delle loro caratteristiche antropometriche con quelle rilevabili dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza in funzione presso le aree di servizio rapinate. Gli accertamenti delle forze dell’ordine hanno consentito di acclarare che anche lo scooter in uso ai rapinatori era perfettamente compatibile con quello sequestrato ad Antimo Ranucci, nonostante il tentativo posto in essere dai due rapinatori di eludere le indagini attraverso la riverniciatura del mezzo.
Comunicato Ufficiale della Questura di Salerno