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La Pace, presupposto per Cambiare di Tony Ardito

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“La Pace è un Bene primario, per questo è meglio Portarla che Augurarla” è la frase con cui ieri, in occasione della domenica delle Palme, intesi indirizzare un pensiero ai miei Amici, ma soprattutto il frutto di una riflessione e di un profondo convincimento.

Dal tenore dei riscontri ricevuti mi sono ulteriormente persuaso che, prima ancora del desiderio di minimo benessere, affiora una esigenza intima e collettiva di Serenità.  In questi ultimi mesi vi è stata una recrudescenza di tensioni e conflitti in diversi dove del mondo, anche nel nostro Paese, cresce la preoccupazione per ciò che quotidianamente accade e la famiglia ha maggiore difficoltà a rappresentare quel luogo ove lenire le ansie e le frustrazioni di ciascuno, le quali, sempre più spesso, finiscono con lo sfociare nell’autoemarginazione e nell’isolamento e talvolta, purtroppo, si traducono addirittura in violenza.

Al netto di flebili e talora enfatizzati segnali di ripresa, la stagnazione del mercato del lavoro, il sostanziale perdurare della crisi economica, il frenetico modificarsi della scala dei valori fanno accrescere in molti una condizione di inquietudine e, di conseguenza, influiscono negativamente sul singolo individuo, come nelle relazioni interpersonali.

La Pace è, dunque, una condizione fondamentale di convivenza e non solo per ragioni di credo, etiche o morali; starei per dire che è sempre più un vero e proprio bisogno; un postulato che ci aiuta a comprender le ragioni dell’altro e ad accettare noi stessi. Per chi ha il dono della fede sarebbe un assioma; si rivela, piuttosto, un importante cimento.

Farsi portatori di Pace, quindi, vuol dire provare ad abbassare l’asticella del bieco egoismo, dell’orgoglio e del pregiudizio per tentare di dare, pur se apparentemente iniquo, il proprio contributo onde mutare ciò che possiamo, ed accettare quello che, invece, non possiamo. E’ lo strumento più efficace per generare ed infondere fiducia e ottimismo.

Grandi o piccole che siano, le cose cambiano quando e se le persone cambiano per davvero.

 

editoriale a cura di Tony Ardito

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