Il 43enne meccanico, che lavorava nella sua officina specializzata in mezzi industriali, camion soprattutto, ubicata a fianco alla villetta dove risiede, ha confermato agli inquirenti quanto raccontato dalla moglie ai giornalisti, ovvero di aver fatto fuoco dal balcone, con la sua pistola 7,65 regolarmente detenuta, dopo che la figlia lo aveva avvertito via cellulare della presenza dei ladri, uno dei quali intento a rubargli l’Audi.
Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che il ladro, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato ferito al collo, forse mortalmente; i colpi sparati da Diana sono stati tra i 6 e i 7 ma sula sua Audi, che è stata sequestrata, sarebbe stato rinvenuto un solo foro di proiettile.
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