Sul versante locativo si osserva una situazione di stabilità, dove il lieve rialzo della domanda ha portato a una tenuta delle locazioni in essere e a una progressione dei nuovi contratti. Complessivamente, i valori delle abitazioni usate subiscono nuove contrazioni: -2,9% annuo per i prezzi e -1,6% per i canoni di locazione. I tempi medi di vendita e di locazione sono in netta diminuzione, 7 mesi per la vendita e 3 mesi per gli affitti. L’incidenza delle compravendite finanziate tramite mutuo si è attestata per il 2015 al 65%. La minore rigidità da parte di molti istituti di credito nella concessione dei finanziamenti ha favorito l’orientamento della domanda sul mercato della compravendita (57% del totale), piuttosto che su quello della locazione.
Il mercato dei box e garage non ha evidenziato nell’ultimo anno variazioni rilevanti. I prezzi hanno subito una contrazione del -2,5%, mentre i canoni del -1,3%. Il mercato salernitano presenta valori assoluti molto alti: il prezzo medio d’acquisto sfiora i 39.000 euro, mentre il canone medio è superiore ai 2.000 euro annui. Il comparto direzionale mostra segnali di stabilizzazione. Il mercato restituisce variazioni dei valori medi in linea con quelle registrate un anno fa: i prezzi calano nuovamente del -2,9% e i canoni del -2,3%. Mentre le transazioni aumentano (+52%) e i tempi per concludere gli scambi diminuiscono (9 mesi), gli sconti praticati si sono nuovamente ampliati, arrivando al 19%.
In arresto la fase recessiva del mercato retail, che dopo un triennio di contrazioni dei prezzi comprese tra il -3,1% e il -4,4%, registra una flessione più lieve (-1,8%), ascrivibile totalmente alle zone periferiche, visto che il centro cittadino fa segnare una variazione di segno positivo (+0,4%) dopo otto anni di calo. Analoghi segnali arrivano dal segmento locativo: anche in questo caso si registra la contrazione più bassa degli ultimi quattro anni (-1,2%). In diminuzione anche i tempi necessari a concludere le compravendite (7,5 mesi) e le locazioni (4,5 mesi).
Il comparto dei capannoni industriali sembra attraversare una fase di stabilizzazione: i segnali negativi arrivano dai nuovi ribassi dei valori (-2% nuovo e -3,4% usato su base annua). Un segnale positivo giunge dai dati delle compravendite che – secondo l’Agenzia delle Entrate – fanno segnare 22 transazioni (di cui 18 nel secondo semestre 2015, volumi mai toccati nemmeno negli anni pre-crisi). Gli sconti praticati si mantengono elevati (23%), mentre i rendimenti potenziali lordi annui si mantengono intorno al 6,7% per il nuovo e al 7,1% per l’usato.