La preda una volta arrivata a metà gabbia, spinge su di una leva per appropriarsi del cibo usato come esca e fa scattare la porta. Quest’ultima si chiude e non è possibile aprirla se non dall’esterno tirando via un piolino in metallo. All’interno della gabbia vi era pane raffermo, granaglie e resti di animali, molto probabilmente bovini, usati come esca. Nelle vicinanze della gabbia venivano rinvenute le stesse esche piazzate in modo da attirare la fauna selvatica.
Il soggetto è stato denunciato all’A.G. del Tribunale di Nocera Inferiore per reati venatori e per maltrattamento ed uccisione di animali. ” Nonostante si continui ad attribuire ai Cinghiali problematiche dovute al sovrannumero, nessuno fa riferimento agli atti bracconaggio nei loro confronti – commenta la Protezione Animali – la caccia legale ai Cinghiali chiude il 31 dicembre, ma quella illegale non chiude mai.”
L’Enpa ringrazia i militari dell’Arma per la collaborazione e la professionalità fornita e comunica ai cittadini di segnalare casi di bracconaggio, maltrattamento ed uccisioni di animali