A rappresentare le diverse figure della Via Crucis non saranno degli attori professionisti ma gran parte della cittadinanza. Mamme, papà, ragazzi e persino nonni, intere famiglie impegnate attivamente per questo “evento” ciascuno donando agli altri le proprie competenze e capacità professionali e attitudinali. Dal falegname per realizzare parte dell’allestimento scenografico insieme agli artigiani del luogo, alle sarte che hanno creato dei costumi degni di una prima teatrale, proseguendo con gli adolescenti che hanno curato le colonne sonore e la parte di promozione grafica, ai tecnici del service audio\luci, sino a giungere ad un lavoro di corrispondenza effettuato da fuori sede che hanno voluto contribuire anche a distanza ad una rappresentazione diventata simbolo di fratellanza e amore di un’intera comunità.
Ringraziamenti particolari vanno al vice-parroco della Chiesa, Chidiebere Ntodonke (Padre Cd), ideatore e promotore dell’Oratorio, che in pochi mesi di permanenza ha smosso i cuori della gente e una fede spesso rimasta in sordina; al regista nonché protagonista della sacra rappresentazione, Domenico Reina che per mesi si è speso attivamente alla buona riuscita di questa manifestazione di fede, riuscendo a gestire in toto le varie esigenze, coadiuvato da innumerevoli attestazioni di amore e carità delle persone del luogo; ai referenti delle diverse sezioni dell’Oratorio, nonché a tutti i partecipanti e assistenti. Ulteriori ringraziamenti vanno rivolti al Comune di Altavilla Silentina, nella figura del sindaco Antonio Marra, per aver patrocinato l’evento e al parroco della comunità, Don Costantino Liberti.
A partire dalle ore 19,30 la piazza antistante la chiesa si trasformerà nelle varie location della Via Crucis Vivente. Il pubblico potrà ammirare i partecipanti in costumi d’epoca e le scenografie che ricostruiscono i luoghi della passione. I testi della sceneggiatura della Via Crucis si rifanno al Vangelo di Giovanni. Partecipare numerosi equivarrà a vivere una doppia emozione: la sacralità della “passione di Cristo” e l’emozione di vedere un’intera comunità al servizio di Dio, un vero esempio di luce in questi tempi bui.