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Strage al Bar, i legali chiedono l’assoluzione per Gianni Paciello

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Gianni Paciello non è responsabile della morte della strage al bar avvenuta il 28 settembre del 2014 quando con la sua Bmw travolse e uccise  i fratelli Giovanni e Nicola Femminella, Daniele Paciello e Luigi Paciello (fratello del conducente della macchina) in località Silla di Sassano. Ad affermarlo in 27 pagine gli avvocati Alfonso Giuliano e Gennaro Lavitola nell’atto di appello presentato per convincere i giudici dell’ insussistenza di tutti gli elementi che hanno portato alla condanna del loro assistito a 10 anni di carcere in primo grado.

Come scrive il quotidiano La Città, oggi in edicola i legali puntano tutto sul possibile malore che avrebbe colpito Paciello facendogli perdere il controllo dell’ auto e sul mancato funzionamento del sistema frenante della Bmw. I legali ritengono che Paciello sia stato colpito da un malore prima dell’incidente in quanto uno dei medici che lo ha soccorso ha parlato di stato comatoso del 22enne in assenza di traumi importanti e inoltre i marcatori cardiaci sono risultati alterati dalle analisi del sangue fatte presso l’ospedale di Polla. A questo si aggiunge per i legali l’inefficienza del sistema frenante. Da qui la richiesta di assoluzione.

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