Deferiti anche il Presidente del Consiglio di Amministrazione, e l’Amministratore delegato del Rimini, Fabrizio De Meis e Angelo Palmas, “per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, per non aver documentato alla CO.VI.SO.C., entro il termine del 16 febbraio 2016, l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di novembre e dicembre 2015” nonché “per non aver documentato alla CO.VI.SO.C., entro il termine del 16 febbraio 2016, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di novembre e dicembre 2015”. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta.
Deferito, infine, l’Amministratore Unico del Martina, Luca Tilia, “per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, per non aver documentato alla CO.VI.SO.C., entro il termine del 16 febbraio 2016, l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di novembre e dicembre 2015”. Insieme al Presidente del Collegio Sindacale della società, Gaetano Solito, Tilia è stato deferito anche “per aver depositato alla CO.VI.SO.C. una dichiarazione non veridica attestante il versamento degli emolumenti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di novembre e dicembre 2015”. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva.